Maglie calcio 120 anni

Tra il 1932 e il 1935 la guerra del Chaco costrinse la Bolivia a interrompere le attività sportive, calcio compreso. La nazionale saltò quindi i due Sudamericani del 1935 e del 1937, tornando a disputare una partita ufficiale durante i Giochi bolivariani del 1938. Quel torneo vide il debutto assoluto delle nazionalei di Colombia, Ecuador e Venezuela: la Bolivia si piazzò al secondo posto con 5 punti, dietro al Perù, superando l’Ecuador nello spareggio del 22 agosto 1938 e ottenendo la medaglia d’argento. Il 10 marzo Bolivia ed Ecuador aprirono la manifestazione con un pareggio per 4-4 a La Paz; la seconda partita, giocata il 17 marzo, vide la Bolivia sconfiggere la Colombia per 2-1 con due reti di Máximo Alcócer. Giunta al girone finale, la formazione boliviana subì due larghe sconfitte da Brasile (8-0) e Perù (5-0) che la costrinsero a disputare lo spareggio inter-zona con l’Ungheria: contro i danubiani pesò la sconfitta di Budapest (6-0, prima gara giocata dalla Bolivia in terra europea), che boliviani non riuscirono a recuperare a La Paz, dove persero nuovamente. La rosa presentava alcune variazioni rispetto a quella dell’edizione precedente del Sudamericano (1949) e a quella dell’ultimo mondiale; la rete di Víctor Ugarte contro il Perù fu la prima segnata allo stadio nazionale del Perù.

Il 1947 vide anche il debutto di uno dei giocatori più importanti della storia del calcio boliviano, Víctor Ugarte. Il 19 novembre 1947 fu presentata un’interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia dai socialisti Gaetano Barbareschi, Vannuccio Faralli e Sandro Pertini nella quale si chiedeva quali provvedimenti si intendessero adottare contro il Procuratore Generale di Napoli Siravo, il quale, a detta dei tre esponenti socialisti, nella requisitoria del processo Basile aveva dichiarato che le leggi eccezionali contro i fascisti erano una «mostruosità» e aveva sostenuto che la magistratura del nord, nel giudicare i fascisti, aveva compiuto non opera di giustizia ma di vendetta, in quanto aveva subito interferenze estranee. Dopo oltre un anno di inattività, la selezione boliviana tornò in campo il 27 giugno 1975 contro l’Argentina, perdendo per 2-1: questa partita fu la prima di tre gare preparatorie fissate in vista della Coppa America 1975 (le altre due furono con Paraguay ed Ecuador nel mese di luglio). L’avversario della Bolivia fu l’Uruguay: la prima gara si disputò allo stadio Hernando Siles il 15 luglio e terminò in parità (1-1); al ritorno, a Montevideo, i verdi furono battuti per 2-1, venendo eliminati dal mondiale.

SOUTHAMPTON (casa e trasferta) – Novità in casa saints, con una banda diagonale lungo la prima maglia. Il cammino della Bolivia proseguì con altre tre vittorie contro Uruguay, Ecuador e Venezuela (7-0, miglior vittoria della storia per i boliviani); nonostante le sconfitte per 6-0 in trasferta e 1-2 in casa patite rispettivamente contro Brasile e Uruguay, la nazionale riuscì a qualificarsi al mondiale del 1994, grazie al secondo posto nel proprio girone alle spalle del Brasile. Le seguenti 3 sconfitte, due contro il Brasile (sia a La Paz sia a Rio de Janeiro) e una con il Venezuela a Caracas, estromisero la Bolivia dal mondiale, facendola terminare le eliminatorie al secondo posto nel girone, davanti al Venezuela per la migliore differenza reti (-1 contro -8). Sconfitta dal Brasile nella gara successiva, la squadra ottenne un altro punto grazie allo 0-0 con la Colombia, ma fu poi superata per 4-0 dall’Ecuador e al termine della coppa fu ancora una volta l’ultima classificata del proprio gruppo. I boliviani mostrarono alcuni segni di cedimento dovuti all’età media della squadra, piuttosto alta, e per la prima volta persero a La Paz (Bolivia-Argentina 1-2, 29 agosto). Il torneo di qualificazione al campionato del mondo 1994 vide per la prima volta la Bolivia qualificata al mondiale tramite i gironi preliminari: nel 1930 e nel 1950, infatti, la Verde non aveva partecipato ai turni eliminatori, accedendo direttamente alla fase finale.

Per conservare il vantaggio derivato dal giocare le partite a elevate altitudini, per la prima volta la federazione designò lo stadio Jesús Bermúdez di Oruro quale sede delle partite della nazionale. Una volta che hai capito, scambia con il tuo partner e farai un po’ di pratica nel passare la palla. L’urna del mondiale statunitense mise i boliviani nel girone C insieme alla Germania campione uscente, alla Spagna ed alla Corea del Sud. Il 23 giugno la Bolivia guadagnò il suo primo ed unico punto ad un mondiale, frutto di uno 0-0 contro la Corea del Sud. Nel 1977 i boliviani disputarono anche la loro prima amichevole con una nazionale europea, quella con la Polonia del 12 giugno. Il 17 giugno la Verde esordì contro la Germania nella prima partita del torneo e perse per 1-0, a causa di un gol di Jürgen Klinsmann viziato da una maldestra uscita dell’estremo difensore boliviano Carlos Trucco.

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