Maglia torino calcio beretta

La vera macchia della stagione è però il mancato passaggio di proprietà: il 16 gennaio 2021 viene firmato un preliminare di acquisto, con cui un gruppo di investitori rappresentato dall’avvocato statunitense Joe Tacopina si impegna ad acquistare da SIGI il 100% del pacchetto azionario del Calcio Catania. La dirigenza laziale che non si aspettava una reazione del genere, comincia a preoccuparsi e rivede le proprie strategie di mercato: con grande disappunto, Cragnotti si vede costretto, nella sera di quello stesso giorno, a comunicare l’interruzione di ogni trattativa di mercato e addirittura la volontà di vendere il pacchetto azionario di maggioranza del club. Nel 1991, fecero ingresso nella società, Salvatore e Alfio Luciano Massimino – fratello e nipote di Angelo – che rilevarono il 51% delle quote e divennero azionisti di maggioranza. A differenza dell’altro esercizio di controllo della palla descritto qui, sei responsabile del ritmo con cui la palla ti viene giocata quando la calci contro il muro e puoi variare l’altezza alla quale ti ritorna in modo da poter esercitarti nel controllo la palla con la testa, il petto e i piedi. Il club etneo sfiora la promozione in Serie B, classificandosi terzo e perdendo la finale dei play-off contro il Messina.

Perde la fase finale. Il Catania chiude il campionato con 45 punti, mentre in Coppa Italia viene eliminato dalla Roma ai quarti di finale. Si arriva così allo scontro diretto tra le due pretendenti alla Champions: una partita dominata dall’Hannover che infila tre volte la porta del Bayern, sfiorando più volte il quarto goal (3-1 il risultato finale), una prestazione storica che però non viene confermata nelle gare seguenti. Il Catania «dei record» di Maran, sfiora una storica qualificazione in Europa League, dopo essere stato anche per alcuni tratti del campionato a ridosso della zona Champions. Dopo una prima stagione di transizione, il Catania, guidato da Pasquale Marino, ottiene il secondo posto nel campionato di Serie B 2005-2006, posizione valida per la promozione diretta in Serie A. Gli etnei tornano così in massima serie dopo ben 23 anni. Nel 2000 Grazia Codiglione, vedova di Angelo Massimino e presidente del club, cede la società a Luciano Gaucci, che nomina suo figlio Riccardo presidente. Nel giugno del 2015, in seguito agli scandali, Pulvirenti decide di dimettersi dalla carica di presidente del Calcio Catania, dopo ben undici anni di presidenza, restando tuttavia proprietario del club.

Dopo una stagione di transizione, il Catania di Lo Monaco sfiora la promozione in B nel campionato successivo: i rossazzurri dopo la regular season terminata alle spalle del Lecce al secondo posto, perdono la semifinale playoff contro il Siena ai rigori. In serie A, anno dopo anno, il duo Pulvirenti-Lo Monaco mette in moto un processo di crescita costante, grazie alle numerose plusvalenze ricavate dalla vendita di giocatori scoperti, valorizzati e rivenduti. Il ritorno di Lo Monaco nel giugno del 2016, nelle vesti di Amministratore delegato e Direttore generale, illuse il popolo etneo di una pronta risalita. Pablo Cosentino diventa il nuovo Vice-presidente (successivamente anche amministratore delegato) del club etneo. Massimino assunse il ruolo di presidente della società, Alfio Luciano Massimino quello di amministratore delegato, mentre Attaguile rimase nella società come presidente onorario e vicepresidente. A seguito della morte del Cavaliere Massimino, il ruolo di presidente della società venne assunto dalla vedova Grazia Codiglione, mentre della gestione amministrativa della società se ne occupò il nipote Angelo Russo in qualità di direttore generale. Il presidente etneo confessa il reato e la punizione della giustizia sportiva è salatissima: retrocessione in Lega Pro d’ufficio, con 9 punti di penalizzazione. Nel frattempo, con il Catania in piena risalita, il 4 marzo 1996, il presidente Angelo Massimino morì tragicamente in un incidente stradale, lungo l’A19 Catania-Palermo nei pressi di Scillato, durante il viaggio di ritorno da Palermo.

Non solo rappresentano un legame con una squadra o un giocatore preferito, ma hanno anche il potenziale per aumentare di valore nel tempo, soprattutto se sono in edizione limitata o appartenenti a un momento significativo nella storia di questo sport. Le principali marche sono ADIDAS, Nike, Acerbis, tuta as roma 2025 Puma e Joma. Anche concorrenti come Vans sono attualmente in difficoltà. Elemento caratteristico di questa stagione è certamente l’impressionante numero di calciatori argentini in rosa: ben dodici sono giocatori di nazionalità argentina presenti nell’organico, molti dei quali schierati titolari, come il portiere Mariano Andújar, i difensori Pablo Sebastián Álvarez, Matías Silvestre, Nicolás Spolli, i centrocampisti Ezequiel Carboni, Alejandro Gómez, Adrián Ricchiuti, Ezequiel Schelotto, gli attaccanti Maxi López e Gonzalo Bergessio. Nella stagione di Serie B 2002-2003 il Catania, nonostante una rosa composta da calciatori forti come Luís Oliveira, Davide Possanzini, Cristian Bucchi e Vito Grieco, disputa un campionato deludente piazzandosi al 17º posto, posizione che sarebbe valsa la retrocessione. Alla fine del campionato i Gaucci cedono la società all’imprenditore siciliano Antonino Pulvirenti. Nella stagione successiva la società conferma l’ossatura della squadra, che verrà ulteriormente rinforzata dagli arrivi di Eddy Baggio e Michele Fini.