2002 – La società rinuncia all’iscrizione alla C2 e viene liquidata, nasce il Best Society Calcio Fasano, ammesso nel campionato regionale di Eccellenza. Dopo il vittorioso mondiale, Rossi continuò a giocare in azzurro e prese parte alle qualificazioni al campionato d’Europa 1984, nelle quali realizzò un gol in otto presenze. I calzoncini, bianchi o azzurri, avevano, sui fianchi, maglie calcio vintage il logo dello sponsor tecnico (in azzurro o bianco) ripetuto più volte e una striscia (azzurra o bianca) simile a quella del corpino; classica collocazione per numero (azzurro o bianco) e logo societario. Completano la divisa i calzoncini a tinta unita (bianchi o azzurri) – muniti di logo societario (a destra) e numero di maglia (a sinistra) – e calzettoni azzurri (con logo del club sul fronte e risvolti bianchi). I calzoncini bianchi (o azzurri) avevano, sui lati, fasce azzurre (o bianche), simili a quelle del corpino e orli blu («tagliati» sui fianchi); logo del club e numero erano disposti come di consueto. I pantaloncini (bianchi o azzurri) avevano olri blu navy e classica collocazione per numero (blu navy o bianco) e logo del club. La tenuta da trasferta del Napoli è tradizionalmente inversa a quella casalinga: maglia bianca, pantaloncini azzurri e calzerotti bianchi.

Quando i ragazzi arrivavano all’adolescenza, i pantaloncini venivano sostituiti dai pantaloni normali, relegando nella mentalità collettiva i pantaloncini ad indumento per l’infanzia, nonostante i soldati che operavano in zone tropicali, utilizzassero una divisa con pantaloncini. Lo sfondo della jersey tornò uniforme nella stagione 2020-2021. Particolare era l’orlo del collo a «V»: azzurro ai lati, blu sul davanti e sotto la nuca e bianco su due piccole zone ai lati del blu della nuca. Una seconda variante fu approntata, invece, per la finale di Coppa Italia: la jersey presentava orli di mezze maniche e collo in tessuto bianco e nomi e numeri di maglia in oro, bordati in nero. Ancora più evidenti, invece, le fluorescenze, questa volta in giallo, sulla versione «europea» della divisa 2018-2019: oltre che per nome e numero di maglia, il giallo fluo fu utilizzato anche per loghi dello sponsor tecnico (a eccezione di quelli più prossimi agli orli dei calzoncini), scritta SSC NAPOLI sotto la nuca, tessuto di giunzione tra maniche e corpino, porzione di tessuto nella parte bassa del posteriore del corpono, orli (solo per metà) delle mezze maniche, risvolti dei calzettoni, paramontura e bottone del colletto.

Bianchi erano i calzoncini, con disposizione classica di logo del club e numero (in azzurro); lungo i fianchi, siti di maglie da calcio era ripetuto più volte il logo dello sponsor tecnico in azzurro e sempre azzurra era la parte posteriore degli orli. Per la gara interna del 18 aprile 2021 contro l’Inter viene presentata una speciale divisa, frutto della collaborazione tra lo sponsor tecnico Kappa e il marchio di moda Marcelo Burlon County of Milan. Il 20 aprile 1994 la Sampdoria vinse la Coppa Italia, la quarta nella sua storia, battendo l’Ancona (sconfitto con un 6-1 a Marassi, dopo lo 0-0 dell’andata). Io no spik inglish (1995) dove impersona un assicuratore di mezz’età che, costretto a un corso d’aggiornamento d’inglese a Londra, tra le altre cose cerca di assistere alla partita di coppa a Highbury tra la sua Sampdoria e l’Arsenal, infiltrandosi senza farsi scoprire nella curva dei londinesi; in Banzai (1997), sequel del precedente, in cui una donna invitata a casa sua improvvisa uno spogliarello sulle note dell’inno del club.

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By Zulema